La disinformazione sull’amalgama dentale rischia di danneggiare i pazienti. Fino agli anni ’80 era il materiale più’ utilizzato per la ricostruzione dentale colpito e danneggiato dalla carie.

Successivamente si sono affacciati materiali con migliori caratteristiche estetiche ed oggi, questo materiale che nel frattempo e’ stato migliorato e rinnovato dal punto di vista chimico, e’ sempre meno utilizzato dai dentisti italiani. Oggi solo il 5% delle otturazioni sono eseguite in amalgama.

Da tempo contro l’amalgama dentale e’ in atto una campagna di disinformazione incomprensibile e soprattutto non supportata da nessuna ricerca scientifica. Sotto accusa sono delle piccole tracce di mercurio presente all’interno del composto e le presunte complicanze che questo materiale avrebbe provocato nei pazienti con un’otturazione realizzata con questo materiale. NESSUNA RICERCA SCIENTIFICA HA MAI RILEVATO CON CERTEZZA PROBLEMI in pazienti con otturazioni in amalgama.

E’ necessario semplicemente evitare inutili allarmismi e ribadire che non esistono evidenze scientifiche, ad oggi,  in grado di stabilire in maniera univoca una correlazione tra amalgama e sclerosi multipla o comparsa di altre malattie autoimmuni.

La FDA (Food and Drug Administration), massimo organismo di controllo di farmaci statunitense ha dichiarato che le otturazioni in amalgama sono sicure sia per i bambini che per gli adulti al di sopra dei sei anni. Stessa decisione e considerazione presa dal Governo Italiano tramite il Ministero della Salute.

La comunita’ scientifica e’ UNANIME nel sottolineare che e’ la RIMOZIONE delle otturazioni in amalgama ad essere un FATTORE DI RISCHIO se non vengono usati gli strumenti di protezione idonei. (DIGA di gomma o RUBBER DAM che viene usata solo dal 5% dei dentisti che usino o meno amalgama o materiali compositi che siano)

Tecniche per il posizionamento della diga di gomma

La stessa comunità scientifica sottolinea che ci sono molti più rischi di intossicazione da mercurio consumando per anni pesce ed altri alimenti contaminati.